Clownterapia - di Ludovica Giangregorio

Dottor Sorriso nasce nel 1995. La sua missione è quella di rendere migliore, attraverso il sorriso, la qualità della vita dei bambini durante la loro degenza in ospedale.
Il ricovero in ospedale, come per tutti, è un potenziale trauma perché non si ha solo il disagio fisico ma anche una forte paura e ansia sia per i bambini, che si trovano in un ambiente sconosciuto e potenzialmente minaccioso, e oltretutto con persone sconosciute e sia per i genitori che stanno attraversando un momento di ansia e preoccupazione che aumentano così anche la paura e la frustrazione nei confronti del bambino.
A questo punto intervengono i clown ognuno con il proprio soprannome, uno più divertente dell’altro, fanno un intervento speciale, diverso da bambino a bambino, utile per migliorare la qualità della vita in quel momento e affrontare con maggior leggerezza il ricovero.
I bambini in queste situazioni si trovano del tutto impotenti perché non possono e non sanno come affrontare il problema e per questo i clown cercano di risollevare il morale attraverso dei giochi come il farsi trasformare in animali stravaganti oppure semplicemente prendere in giro la malattia appena curata. Questi sono alcuni dei giochi che praticano i vari clown sia professionisti che volontari. I professionisti sono dei clown per mestiere che esercitano il loro lavoro generalmente in coppia e solo un giorno alla settimana, mentre i clown volontari sono generalmente in gruppi di tre o quattro e non essendo specializzati sono presenti solamente nel fine settimana.
Io personalmente stimo molto il loro lavoro, perché ritengo che esercitare questo tipo di professione non sia facile, non sempre far ridere è una cosa semplice soprattutto per dei bambini malati dove il loro primo pensiero è quello di tornare alla normalità della vita quotidiana, e soprattutto coraggiosi perché non sempre è bello vedere persone che piangono per qualcosa che li fa star male, e per questo secondo me il lavoro che i clown fanno non è tanto un vero e proprio lavoro che fanno solamente per portare a casa uno stipendio ma una vera e propria vocazione che gli ha spinti a scegliere proprio quella professione.
Sicuramente si tratta di persone dal carattere forte, determinate; più vedono la gente piangere più si fortificano e più sono invogliati a cercare di strappargli anche un piccolo sorriso.
Questa riunione mi è piaciuta perché mi ha fatto veramente capire il senso di aiuto nei confronti del prossimo ma nello stesso tempo di vera sofferenza e tristezza, perché noi siamo sempre li a piangere per stupidaggini e alla fine non ci rendiamo neanche conto di ciò che fa veramente soffrire.
Ludovica Giangregorio   2^f   29-03-14

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